
Può un elemento pubblicato su FacciaLibro scatenare tanti ricordi? Evidentemente si!
Ero piccolo, frequentavo le scuole elementari, mi ricordo che un giorno vennero a casa mia i miei nonni materni con un regalo per me. Il regalo era da parte della sorella di mia nonna ed era un libro di poesie napoletane.
Ora, si vede che mia zia non mi conosceva più di tanto: innanzitutto credo che da qualche parte sia scritto chiaramente che è vietato regalare un libro ad un bambino che frequenta le scole elementari, in secondo luogo non amavo e non amo la poesia, ho anche fatto il classico... ma la poesia proprio non la capisco! E soprattutto non amo ogni forma di classica "napoletanità", mi infastidisce chi parla sempre in dialetto!
Figuriamoci quindi un libro che mette insieme le due cose!
Il libro in questione però era una raccolta di poesie di Antonio De Curtis in arte Totò; preso dalla noia pochi giorni dopo cominciai a sfogliare quel libro triste, ingiallito e senza figure. La prima poesia era 'A Livella. Me ne innamorai...
Da quel giorno, tutti i giorni, prendevo quel libro ingiallito e leggevo almeno un paio di volte la stessa poesia. Un mese dopo la sapevo praticamente a memoria! Costringevo mia madre a leggerla con me, ricordo la scena: entrambi stesi a pancia sotto sul letto, il libro era avanti a noi ma più spostato verso di lei perchè ormai io non ne avvo più bisogno! Le parti erano già divise, e cominciava la lettura!
Venne il Natale, e a scuola ci si apprestava a fare la consueta rappresentazione sciocca per intrattenere i genitori buttando in pasto alla folla una mandria di bimbi incapaci messi su di un palchetto!
La mia maestra di studi sociali era la Pandolfelli, un nome che faceva tremare tutti i bimbi della scuola: se sbagliavi una "acca" in un compito ti metteva ZERO SPACCATO, se ti scopriva a bisbigliare con il compagno di banco per punirti ti costringeva a stare per un ora con le mani dietro la testa!
Per la rappresentazione di quell'anno la Pandolfelli decise di far recitare ad Antonio B. 'A Livella! Dopo giorni e giorni di prova però Antonio non si dimostrava all'altezza, non ricordava nemmeno tutta la poesia e io dal banco gli suggerivo le parole. La maestra mi notò e a pochi giorni dallo spettacolo decise che dovevo essere io a recitare la poesia.
E così davanti a tutti recitai 'A Livella.
Quella fu la mia prima "esibizione". Quel giorno capii la mia passione per le "tavole teatrali", quanto mi piaceva reggere il microfono e parlare davanti ad un pubblico.
Devo tutto ad una stupenda poesia, ad un libro ingiallito e ad un compagno di classe con poca memoria.
1 commento:
noi tutti sappiamo quanto ti piaccia mettere bocca al microfono.
cmq bel ricordo. continua così, a noi CI piacciono le persone vere! sei forte, continua così!
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